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Silvia

Ero Amelia Earhart



Il titolo del mio articolo arriva da un libro di Jane Mendelsohn, che mi fu regalato una

ventina d’anni fa. Un romanzo improntato sulla forza ed il coraggio di una donna

americana Amelia Earhart, per l’appunto. Nacque in Kansas e fin da giovanissima si

appassionò al volo. Decise che avrebbe pilotato un aereo e quando ebbe il brevetto da

pilota era la 16° donna al mondo ad averlo.

Amelia una volta dichiarò: “Conosco moltissimi ragazzi che dovrebbero fare torte, e

moltissime ragazze che starebbero meglio nell'addestramento manuale. Non c'è

motivo per cui una donna non possa ricoprire alcuna posizione nel settore

dell'aviazione, a condizione che possa superare i pregiudizi e mostrare abilità".

Sorvolò l’Atlantico e ad un certo punto decise che avrebbe fatto il giro del mondo

percorrendo più di 35.000 chilometri. La regina dell’aria si preparò con il suo

aeroplano Electra insieme al suo secondo Fred Noonan. Iniziò il suo volo storico che

lascia traccia da più di ottanta anni di un mistero. Eh già la sua scomparsa,

probabilmente sorvolando il Pacifico, di lei e del suo secondo. Chi parla di un

atterraggio, chi di uno schianto, chi di missione militare e addirittura di spionaggio.

Forse il carburante non era stato calcolato in maniera corretta e risultò insufficiente.

Tante ipotesi per una storia mai chiarita. Amo pensarla un po’ in maniera poetica,

come mi arriva dal romanzo che da subito ho amato.

Una donna che vede gli aerei come "veicoli per sognare, sinuosi, virili e femminili al

tempo stesso", maestosi "vascelli che portano il futuro", insieme al suo navigatore

Fred affronta il suo “viaggio” all’ avventura. Qualcosa non funziona ed è inevitabile

un atterraggio di fortuna su un isolotto disabitato, al largo delle coste della Nuova

Guinea. Qui Amelia e Fred si accingono alla dura lotta per la sopravvivenza. E la

vicinanza forzata avrà conseguenze inattese. Una relazione strana, due caratteri

difficili eppure nella necessità qualcosa di nuovo si crea.

Uno spunto comunque per ricordare i nostri potenziali e talenti, lasciandoci guidare

dall’istinto e dal nostro cuore. Il piacere, la gioia di fare qualcosa riesce a

trasformare le situazioni in un romanzo della nostra vita ricco di spunti e sorprese

fantastiche!

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